Infiammazione sistemica cronica low grade

… malattia subdola di recente scoperta.
E’ terreno di sviluppo di gravi malattie acute e croniche,
oltre che di invecchiamento precoce

Alla ricerca del killer misterioso

1) narrazione
(n.d.r. prologo “semiserio” per migliorare la compliance e attenzione del lettore nei confronti di un argomento “serio” e poter così prevenire gravi e frequenti malattie)

Nonostante gli incredibili successi della chirurgia robotica, della genomica, della bioingegneria medica applicata ai materiali, ai farmaci, ai tessuti bioartificiali o ibridi e quant’altro, rimane ancora una banda di assassini, killers e “malintenzionati” che da sempre sfugge anche ai più ostinati e pervicaci medici-detective.

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Dopo una lunga ricerca di indizi e segni (recenti importanti studi scientifici europei e statunitensi), nell’intento di formulare ipotesi e di analizzare nei più piccoli dettagli la scena del delitto, si è arrivati alla risoluzione del “caso”, come nei migliori “gialli”.

2) descrizione generale della malattia
Ruolo determinante nello sviluppo di un gran numero di malattie, si è scoperto, è l’infiammazione sistemica cronica low grade (di basso grado)(nel testo ISC).

Ci sono infatti gravi malattie come il diabete, malattie cardiovascolari, numerosi tumori, malattie degenerative, che hanno questo stesso denominatore comune.
Si tratta di una condizione patologica subdola, talvolta occulta per anni, dalle conseguenze importanti e di rilevante insospettata frequenza (Bibliografia generale).

3) sintomi prodromici
Tali gravi patologie possono essere precedute, talvolta per lungo tempo, da una serie di disturbi aspecifici e solo funzionali, anche non trascurabili (M.U.S. o Medically Unexplained Symptoms), spesso ignorati dalla medicina fino ad ora, in quanto non evidenziabili da esami di routine (Rx, esami ematologici …).

4) antropogenesi
La genesi di questo stato infiammatorio, in realtà, è da ricercare lontano, nello “sviluppo” dell’uomo e nelle modifiche del suo ambiente fisico, sociale ed in particolar modo nelle accresciute necessità di reperimento di alimenti con caratteristiche di alta e sana qualità. Tale necessità è in rapporto sia al suo aumentato bisogno nel corso dell’evoluzione (grande sviluppo del volume cerebrale), sia per l’enorme sviluppo demografico mondiale che ha richiesto una produzione alimentare di massa (di scarsa qualità).

Dal punto di vista antropologico infatti, l’uomo attuale, l’uomo moderno (homo sapiens sapiens), presenta un genoma pressoché identico a quello posseduto dai nostri antenati di 1,5 milioni di anni fa (homo erectus, migrato dall’africa orientale all’asia), quando invece le condizioni attuali di vita e di alimentazione sono radicalmente cambiate.

La genesi dell’ISC sta proprio qui. E’ la difficolta di adattamento del nostro sistema immunitario a quello che è il diverso stile di vita dei paesi industrializzati.

5) cause specifiche di insorgenza di ISC
Fattori pro-infiammatori sono quindi prevalentemente alimentari, ma riguardano anche lo stile di vita più in generale. Ricordiamo sinteticamente i principali:

– Eccessivo consumo di grassi saturi di origine animale e vegetale (carne, latte, burro, strutto, olio di palma, cocco, ecc.)
– Acidi grassi trans di origine industriale
– Scarso introito di acidi grassi polinsaturi a lunga catena di tipo omega 3 (pesce)
– Scarsa quantità di fibre vegetali
– Scarsa quantità di frutta e verdura
– Eccessivo uso di carboidrati ad alto indice glicemico
– Alterata distribuzione degli alimenti nel corso della giornata (non rispettando i fisiologici cicli cicardiani metabolici-ormonali)
– Distress cronico (psico-emotivo, ma non solo)
– Scarsa attività fisica (talvolta anche un eccesso)
– Deficit di sonno, o spostamento dell’addormentamento ad ore non fisiologiche e più tardive
– Inquinamento ambientale e fumo di sigaretta
– Infezioni e infiammazioni acute risolte parzialmente o troppo velocemente per uso di terapie farmacologiche soppressive

6) cause generali (gruppi di stress cronico)
In sintesi l’ISC può essere innescata da vari stress cronici, quali quelli di tipo:

– Metabolico: alimentazione scorretta, malattia cronica, farmaci …
– Fisico: sedentarietà e sarcopenia (ridotta massa muscolare), sovraccarico sportivo, lavoro pesante, riduzione delle ore di sonno, aumento dell’età …
– Emotivo: traumi e incidenti, lutti, maltrattamenti fisici o psichici, riduzione dello status socio-economico, divergenze tra valori propri e sociali comuni, fattori ereditari o acquisiti durante il periodo fetale …

7) ancora antropologia
Tornando per un momento alle osservazioni antropologiche, possiamo notare come lo sviluppo del cranio dell’uomo (e parimenti il suo volume cerebrale) si è sviluppato, andando dall’astralopitecus afarensis, volume cerebrale di 400 cm3, ai 1450 cm3 dell’homo sapiens sapiens.

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Le conseguenze di ciò si sono riflesse sul bilancio energetico e sul metabolismo dell’uomo: il cervello dello scimpanzè consuma il 10% del proprio metabolismo basale (a riposo) contro 25% dell’uomo moderno. In condizioni di stress psichico, ancora, ci potrà essere un ulteriore importante dispendio energetico, anche del 50%. Il deficit energetico risultante dovrà essere coperto dall’utilizzo dei depositi di glicogeno muscolare (danno muscolare).

8) conseguenze specifiche (patogenesi)
In condizioni di stress cronico (di qualunque tipo) si avrà dunque una riduzione della massa muscolare, già spesso depauperata dalla sedentarietà. Lo stress attiva ancora l’asse ormonale ipotalamo-ipofisi-surrenalico con aumento dell’ormone cortisolo  e catabolismo-riduzione muscolare,  oltre all’attivazione del sistema nervoso simpatico.

In sintesi, si potrà avere:

– rialzo dell’ormone cortisolo  e dell’angiotensina (ipertensione arteriosa)
– aumento di adrenalina e noradrenalina (sistema nervoso simpatico sovra-stimolato)
aumento della glicemia ematica > iper-insulinemia > resistenza insulinica > diabete (DM2)
aumento del tessuto adiposo (specialmente pericoloso quello addominale) sia da alimentazione non idonea che per via metabolica indiretta.
Qui avviene un’ipertrofia-iperplasia delle cellule adipose  > richiamo di macrofagi (cellule del sistema immunitario) >  produzione di importanti fattori pro-infiammatori (interlochine IL2, IL6, TNFalfa).
– la combinazione di sovrappeso/obesità, iperglicemia, ipertensione arteriosa e dislipidemia (aumento degli acidi grassi liberi o FFA) causa aumento del rischio cardio-vascolare: infarto miocardico, ictus, ischemia cerebrale cronica, ecc.
aumento degli ormoni tiroidei
riduzione degli anticorpi
riduzione di testosterone, dell’ormone della crescita (GH), delle vitamine del gr. B
– tendenza ad acidosi metabolica prontamente “neutralizzata” dai sistemi organici: quello osseo con “consumo” di fosfati, calcio, magnesio (osteoporosi), quello ematico-albumina, quello renale e respiratorio.
alterazioni della composizione corporea come riduzione dell’acqua corporea totale, riduzione del calcio, magnesio, potassio, aumento del sodio, ..), aumento o perdita di peso (a seconda delle alterazioni presenti)
sviluppo anomalo della flora batterica del cavo orale/gengivale e intestinale con le derivate conseguenze …

9) malattie organiche indotte dalla ISC
Il perdurare di tale situazione di scompenso metabolico-ormonale, oltre a determinare sintomatologie aspecifiche prima accennata (vedi MUS), potrà causare, anche a distanza di anni, una vera e propria patologia organica:

malattie infiammatorie croniche quali artrite reumatoide, polimialgia reumatica, fibromialgia, sindrome da stanchezza
cronica, artrite psoriasica
riduzione delle difese immunitarie (malattie auto-immunitarie) come dermatite atopica, psoriasi, congiuntiviti allergiche ..
malattie croniche degenerative (sclerosi multipla, M. di Parkinson, SLA, …)

malattie tumorali (in particolare della mammella, prostata, colon-retto)
obesità addominale, diabete, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia
patologie cardio-vascolari, infarto miocardico, ictus
osteoporosi
patologie delle vie respiratorie (riniti allergiche, forme asmatiche)
sindrome dell’ovaio policistico
invecchiamento precoce

10) diagnosi di ISC
avviene attraverso un’attenta raccolta della storia clinica del paziente (anamnesi), del  tipo di alimentazione, della presenza di stress cronici (anche attraverso esame strumentale PPG), della quantità e qualità di attività fisica, della composizione corporea e metabolismo tramite apparecchio BIA (analisi bio-impedenziometrica multicanale).

11) prevenzione o riabilitazione da ISC
La prevenzione dell’ISC si dovrebbe fare già in giovane età.
A 18-20 anni iniziano le prime modificazioni neuronali e degli equilibri immuno-metabolici. Un corretto stile di vita, da valutare e attuare in relazione ai propri parametri vitali e abitudini, è già una saggio comportamento (anche se questa è un età in cui non frequentemente si è disposti ad accettare consigli!).
Tuttavia, non è mai troppo tardi. Anche persone di 30-40 anni, persone mature, o già in età senile, possono trarre notevole vantaggio da un corretto stile di vita. Si tratta, in questi casi di un vero trattamento, più che di prevenzione.
La prevenzioneriabilitazione delle persone con infiammazione sistemica cronica si attua attraverso i seguenti interventi:

correzione nutrizionale
aumento della massa muscolare e dell’efficienza aerobica

– riduzione dello stress psico-emotivo ed eventuale riequilibrio del sistema nervoso simpatico / parasimpatico
miglioramento del proprio lifestyle
risoluzione del dolore locale / segmentario, spesso espressione della stessa infiammazione sistemica cronica.

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